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Tutela degli interessi collettivi dei consumatori

24 Marzo 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

Pubblicato sulla G.U. del 23 marzo 2023 il decreto di attuazione della direttiva (UE) 2020/1828 con modifiche al Codice del consumo (D.Lgs. 10 marzo 2023, n. 28).

Il decreto in commento apporta modifiche al D.Lgs. n. 206/2005 (cosiddetto Codice del consumo) inserendo il nuovo Titolo II.1 recante “Azioni rappresentative a tutela degli interessi collettivi dei consumatori”.

 

La nozione di interessi collettivi dei consumatori circoscrive il nucleo di interessi tutelabili per mezzo delle azioni rappresentative ossia quelli vantati da soggetti, qualificabili come consumatori, che siano stati lesi o che possano esserlo per effetto della violazione delle disposizioni contenute nell’allegato II-septies.

 

L’azione rappresentativa viene definita come un’azione per la tutela degli interessi collettivi dei consumatori intentata da un ente legittimato in quanto parte ricorrente per conto dei consumatori e finalizzata a ottenere un provvedimento inibitorio o un provvedimento compensativo, in linea con il tenore dell’articolo 3, n. 5, della direttiva europea.

 

Il decreto prevede, oltre all’azione rappresentativa nazionale, anche un’azione rappresentativa transfrontaliera ovvero, promossa, nelle materie di cui all’allegato II-septies, innanzi al giudice italiano da uno o più enti legittimati di altri Stati membri ed inseriti nell’elenco di cui all’articolo 5, paragrafo 1, comma 2, della direttiva (UE) 2020/1828 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 novembre 2020, ovvero un’azione rappresentativa intentata in un altro Stato membro da un ente legittimato ai sensi dell’articolo 140-quinquies, anche unitamente ad altri enti legittimati di diversi Stati membri.

 

L’azione rappresentativa può essere promossa anche qualora le violazioni siano cessate e, qualora la stessa cessazione intervenga prima della conclusione dell’azione rappresentativa, ciò non determina la cessazione della materia del contendere.

 

L’articolo 140-quater, rubricato “Legittimazione ad agire”, è composto da due commi, di cui il comma 1 delinea il quadro generale di riferimento in merito alla legittimazione attiva nelle azioni rappresentative celebrate in Italia. Sono qualificati come soggetti legittimati a esperire le azioni rappresentative gli enti iscritti nell’elenco di cui all’articolo 137 del Codice del consumo, gli organismi pubblici indipendenti nazionali che facciano richiesta di essere legittimati e gli enti – designati da altri Stati membri – iscritti nell’elenco tenuto e pubblicato dalla Commissione europea ai sensi dell’articolo 5, paragrafo 1, della direttiva. Per organismi pubblici indipendenti nazionali si fa riferimento alle autorità competenti di cui all’articolo 3, numero 6), Regolamento UE 2394/2017, intese come qualsiasi autorità pubblica a livello nazionale, regionale o locale e designata da uno Stato membro come responsabile dell’applicazione delle norme dell’Unione sulla tutela degli interessi dei consumatori.

 

Le azioni rappresentative previste possono essere promosse dagli enti legittimati senza bisogno di mandato da parte dei consumatori interessati, al fine di richiedere, anche cumulativamente, l’adozione dei provvedimenti inibitori oppure compensativi e, se la violazione delle disposizioni di cui all’allegato II-septies lede o può ledere consumatori di diversi Stati membri, l’azione rappresentativa può essere proposta congiuntamente da più enti legittimati di diversi Stati membri.

 

La domanda si propone con ricorso inderogabilmente davanti alla sezione specializzata in materia di impresa competente per il luogo ove ha sede la parte resistente. Se è convenuta una persona fisica, è competente il giudice del luogo in cui la stessa ha la residenza o il domicilio. La notifica del ricorso interrompe i termini di prescrizione e impedisce le decadenze previste a carico dei consumatori.

 

L’ente legittimato non è onerato di provare la colpa o il dolo del professionista, nè le perdite o i danni effettivi subiti dai singoli consumatori interessati.

 

Gli enti legittimati a esperire le azioni rappresentative indicano sul proprio sito web le azioni rappresentative che hanno deciso di intentare, lo stato di avanzamento di quelle intentate e i relativi esiti, provvedendo a comunicare le medesime informazioni al Ministero delle imprese e del made in Italy che le pubblica sul proprio sito istituzionale.

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CCNL Commercio (Conflavoro): previsti acconti su futuri aumenti

23 Marzo 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

Erogati a marzo 2023 gli acconti sui futuri aumenti contrattuali a titolo di anticipazione riassorbibile 

Il CCNL sottoscritto tra Conflavoro Pmi e Fesica-Confsal, con l’assistenza della Confsal, ha previsto a marzo gli acconti sui futuri aumenti contrattuali, erogati a titolo di anticipazione riassorbibile per i dipendenti delle aziende operanti nel settore della logistica e della distribuzione delle merci.
Si fa presente che per il personale part-time time l’erogazione avviene con criteri di proporzionalità, mentre per gli apprendisti deve essere considerato il livello di inquadramento attualizzato al momento dell’erogazione.
Di seguito gli importi.

Livello Importo
Quadri 52,60
Primo livello47,90
Secondo livello41,50
Terzo livello35,80
Quarto livello31,20
Quinto livello29,00
Sesto livello25,50
Settimo livello22,10
Op. vendita A29,60
Op. vendita B25,10

 

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CCNL Cooperative Sociali, rinnovo contrattale: proseguono le trattative sul campo di applicazione

23 Marzo 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

Ampio dibattito tra le Organizzazioni Sindacali e le Centrali Cooperative

Il 20 marzo 2023 sono proseguite, tra le Centrali Cooperative e le Organizzazioni Sindacali Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl, Fisascat Cisl e Uiltucs, le trattative sul rinnovo del Ccnl Cooperative Sociali. 
Durante l’incontro, le Organizzazioni Sindacali, dopo aver svolto una più attenta disamina della bozza di testo relativa al campo di applicazione presentata dalle Associazioni Datoriali, hanno messo in evidenza i molteplici punti critici del documento, pur ribadendo la volontà di proseguire il confronto in modo costruttivo. Tuttavia, coerentemente con quanto già affermato in precedenza, sono entrate nel merito delle criticità, ribadendo che, l’eventuale ampliamento del campo di applicazione non potrà prescindere da una più puntuale perimetrazione delle attività, da un notevole incremento delle retribuzioni ed altresì, da un potenziamento degli strumenti contrattuali che isolino le esperienze di cooperazione soprattutto relativamente all’inserimento lavorativo. Difatti, tre sono elementi essenziali che toccano gli altri ambiti di regolazione delle aree proposte dalle Centrali Cooperative, ossia: sanità, educazione istruzione, inserimento lavorativo.
A tal proposito, i Sindacati si sono pronunciati affermando che, nel prossimo incontro previsto per il 3 aprile 2023, presenteranno una contro-proposta di rivisitazione dell’ambito di applicazione del CCNL Cooperative Sociali, ma intanto, nelle prossime giornate, i lavori sul rinnovo contrattuale proseguiranno mediante l’attività di tre Commissioni Tecniche.

 

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CIPL Agricoltura Impiegati – Brescia: sottoscritto verbale di accordo

23 Marzo 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

Modifica della durata del rapporto di lavoro per il personale al primo impiego e aumento dell’indennità di cassa sono le novità 

Il 28 febbraio 2023 è stato sottoscritto tra Confagricoltura Brescia, Coldiretti-Brescia, Confederazione italiana agricoltori est-Lombardia-Brescia e Confederdia-Brescia, Flai-Cgil Brescia, Fai-Cisl Brescia, Uila-Uil Brescia il verbale di accordo per rinnovare il CIPL del 29/6/2018 applicabile ai quadri e impiegati agricoli della provincia di Brescia, che decorrerà dal 1º gennaio 2022 e scadrà il 31 dicembre 2025.
Una delle novità è la riduzione del rapporto di lavoro per il personale al primo impiego presso aziende agricole da 15 a 12 mesi.
Altra modifica è l’aumento dell‘indennità di cassa, dal 1°febbraio 2023, di 5,00 euro mensili.
Per quanto riguarda le attività bilaterali le Parti hanno stabilito di rinviare ad un separato accordo.

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Decreto immigrazione: la nota esplicativa dell’INL

23 Marzo 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

L’Ispettorato si occupa del D.L. n. 20/2023: dalla semplificazione del rilascio del nulla-osta al lavoro alla procedura di asseverazione (INL, nota 21 marzo 2023, n. 20).

L’INL ha pubblicato una nota sui contenuti del cosiddetto Decreto Immigrazione (D.L. n. 20/2023) affrontandone i diversi aspetti: dalla semplificazione delle procedure di rilascio del nulla-osta al lavoro, ai soggetti cui sono demandate le verifiche, la capacità economica del datore di lavoro, la verifica della congruità del numero di richieste presentate, l’asseverazione e i protocolli d’intesa tra Ministero del lavoro e delle politiche sociali e organizzazioni dei datori di lavoro.

Programmazione dei flussi di ingresso legale 

Il provvedimento stabilisce che la programmazione dei flussi di ingresso di lavoratori stranieri, anche per esigenze di carattere stagionale e per lavoro autonomo, avverrà per il triennio 2023-25, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e non più ogni anno. Qualora se ne ravvisi l’opportunità, si provvederà all’adozione di ulteriori decreti durante il
triennio. L’articolo 5, consentirà poi ai datori di lavoro che hanno presentato domanda di assegnazione dei lavoratori agricoli ma che non sono rientrati nelle quote, di ottenere con priorità, nei successivi decreti flussi del triennio, l’assegnazione dei
lavoratori richiesti, senza necessità di ripresentare tutta la documentazione.

Semplificazione del rilascio del nulla osta al lavoro 

La disposizione dell’articolo 2 del decreto in oggetto, nel modificare gli articoli 22 e 24 del D.Lgs. n. 286/1998 inserisce nel corpo del T.U. Immigrazione, rendendola strutturale, la procedura semplificata introdotta dall’articolo 44 del D.L. n. 73/2022 convertito con modificazioni dalla Legge n. 122/2022, in particolare per quel che riguarda l’incarico ai professionisti e alle organizzazioni dei datori di lavoro di verificare i requisiti concernenti l’osservanza delle prescrizioni del contratto di lavoro e la congruità del numero delle richieste presentate.

Capacità economica del datore di lavoro

Al riguardo, si rammenta che il comma 1 dell’articolo 9 del D.M. D.M. 27 maggio 2020, in caso di presentazione di una sola istanza, fissa una soglia minima di 30.000 euro di reddito imponibile o di fatturato, quali risultanti dall’ultima dichiarazione dei redditi o dal bilancio di esercizio precedente. 

Per il settore del lavoro domestico o di assistenza alla persona, il reddito imponibile del datore di lavoro con nucleo familiare composto solo dalla sua persona non può essere inferiore a 20.000 annui, limite che sale a 27.000, nel caso in cui la famiglia anagrafica del datore di lavoro sia composta da più familiari conviventi. La verifica dei requisiti reddituali, non si applica al datore di lavoro affetto da patologie o disabilità che ne limitino l’autosufficienza e che abbia presentato l’istanza per un lavoratore straniero addetto alla sua assistenza.

Verifica della congruità del numero di richieste presentate

Si stabiliscono i criteri in base ai quali i professionisti e le organizzazioni datoriali saranno tenute ad effettuare le verifiche di congruità: capacità patrimoniale, equilibrio economico–finanziario, fatturato, numero dei dipendenti, compresi quelli già richiesti ai sensi del D.Lgs. n. 286/1998 e tipo di attività svolta dall’impresa.

L’asseverazione

In caso di esito positivo delle verifiche è rilasciata apposita asseverazione che il datore di lavoro produce unitamente alla richiesta di assunzione del lavoratore straniero. L’asseverazione non è comunque richiesta con riferimento alle istanze presentate dalle organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale che hanno sottoscritto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali un apposito protocollo di intesa con il quale si impegnano a garantire il rispetto, da parte dei propri associati, dei requisiti richiesti.

Controlli a campione dell’INL e istanze di conversione

Ai sensi del comma 4 dell’articolo 2, resta ferma la possibilità da parte degli Ispettorati territoriali del lavoro, anche in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, di svolgere controlli a campione sul rispetto dei requisiti e delle procedure previste dal medesimo articolo. Si conferma, inoltre, che gli Ispettorati territoriali continueranno a fornire il parere di competenza in ordine alle sole istanze di conversione.

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CCNL Istituzioni Socio Assistenziali Anffas: proseguono le trattative per il rinnovo

23 Marzo 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

Previdenza complementare, assistenza sanitaria integrativa e aggiornamento del sistema di classificazione tra i punti principali dell’ultimo confronto tra le Parti 

In data 21 Marzo 2023 a Roma sono proseguite le trattative tra le OO.SS Fp-Cgil, Fp-Cisl, Fpl-Uil e Anffas per il rinnovo del CCNL applicabile alle lavoratrici ed ai lavoratori delle singole strutture, parti della unitaria Struttura Associativa Anffas (2020/2022).
L’Associazione datoriale nel primo incontro dell’8 febbraio 2023 aveva espresso le difficoltà dovute al mancato adeguamento delle tariffe nella maggioranza delle Regioni e alle spinte inflattive che stanno determinando un aumento importante dei costi, mentre le OO.SS. avevano focalizzato l’attenzione sui temi della classificazione del personale, integrazione sull’Istituto della malattia, diritti, formazione e welfare contrattuale.
L’ultimo incontro si è concentrato sulle code contrattuali del precedente contratto, relativamente ad alcuni importanti istituti di rilievo da inserire nel nuovo articolato, come la previdenza complementare, l’assistenza sanitaria integrativa, le linee guida sulla videosorveglianza e l’aggiornamento del sistema di classificazione. In relazione alla previdenza complementare la delegazione datoriale ha individuato il Fondo Perseo Sirio con il quale ha avviato i primi contatti per giungere alla relativa convenzione, non appena individuate le modalità applicative con le OO.SS. Per quanto concerne la videosorveglianza e il sistema di classificazione Anffas procederà ad inviare nelle prossime settimane le proprie proposte alle OO.SS.
Fp-Cgil, Fp-Cisl, Fpl-Ui hanno presentato e consegnato gli articoli relativi ai congedi per le donne vittime di violenza e sul cambio di gestione, che saranno oggetto dei lavori del prossimo incontro. 
Il confronto è poi proseguito provvedendo all’aggiornamento normativo di diversi istituti quali le ferie, la tutela della genitorialità e l’inserimento di un nuovo articolo sul lavoro agile/smart working.
In chiusura è stata posta l’attenzione della delegazione su alcune questioni già presentate nella piattaforma unitaria, quali l’esigibilità del secondo livello di contrattazione e delle progressioni economiche, nonchè la richiesta di abrogazione dell’istituto delle cosiddette “notti passive”.
Attesa per il prossimo 21 aprile la prosecuzione delle trattative. 

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CCNL Dirigenti – Enti Locali: il punto sul negoziato

22 Marzo 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

Incrementi retributivi, relazioni sindacali, contrattazione integrativa e lavoro agile sono tra gli argomenti trattati 

In data 20 marzo è proseguito il negoziato tra l’Aran e i sindacati per il rinnovo del CCNL Dirigenti Enti-Locali 2019-2021. 
Innanzitutto, l’Aran ha mostrato la bozza del CCNL, ove sono riportate le tabelle retributive con i nuovi minimi. 
Inoltre, si è discusso sulla disciplina delle relazioni sindacali, con la previsione che nel caso in cui l’OPI non venga tempestivamente costituito le relative materie debbano essere oggetto di confronto.
Sono stati previsti dei miglioramenti in materia di congedi parentali, tutela in caso di terapie salvavita per il personale dirigente e professionista a cui si applica l’orario di lavoro.
Altri argomenti trattati sono stati il potenziamento della contrattazione integrativa e l’erogazione dei premi di risultato, ad oggi spesso stanziati con ritardo.
E’ stata ribadita la necessità di una disciplina specifica in materia di lavoro agile, con la sottoscrizione di un contratto individuale.
Infine, è stata sottolineata la necessità dell’utilizzo delle risorse  destinate al finanziamento del welfare contrattuale.
Il prossimo incontro per la prosecuzione del negoziato è programmato per il 13 aprile.

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Cipl Edilizia Arezzo: corrisposto l’Evr 2023 al personale di comparto

22 Marzo 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

Determinazione dell’Elemento Variabile della Retribuzione entro il mese di marzo

Il 1° febbraio scorso, è stato siglato il Verbale di Accordo tra Ance e Flc, per la determinazione della corresponsione dell’Elemento Variabile della Retribuzione per il 2023 al personale edile della Provincia Arezzo.
L’importo dell’anzidetto elemento da versare a livello aziendale viene determinato entro la fine di marzo mediante la disamina delle ore di lavoro denunciate in Cassa Edile ed il volume d’affari Iva come rilevato nelle dichiarazioni annuali Iva delle stesse aziende, comparando altresì il valore medio del triennio 2022-2020 con quello precedente 2021-2019.
Per le imprese il cui personale è composto solamente da impiegati, il parametro a livello aziendale, sostitutivo delle ore denunciate in Cassa Edile, viene rappresentato dalle ore lavorate registrate nel Lul.
Nelle tabelle sottostanti, vengono riportati gli importi dell’Evr, riferibili al periodo che decorre dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.

Evr territoriale in misura del 4%

Importi orari Evr – operai

 

OPERAIIMPORTO ORARIO
Operaio 4° livello0,26
Operaio specializzato 3° livello0,25
Operaio qualificato 2° livello0,22
Operaio comune 1° livello0,19
Custodi, portinai, fattorini0,17
Custodi, portinai, guardiani con alloggio0,15

Importi mensili Evr – impiegati

IMPIEGATIIMPORTO MENSILE
1.a Categoria Super – 7° livello65,20
1.a Categoria – 6° livello58,71
2.a Categoria – 5° livello48,92
Impiegati Tecnici – 4° livello45,66
3.a Categoria -3° livello42,40
4.a Categoria – 2° livello38,16
Primo Impiego -1° livello32,61

Evr in percentuale ridotta – 2,6%

Importi orari Evr – operai

 

OPERAIIMPORTO ORARIO
Operaio 4° livello0,17
Operaio specializzato 3° livello0,16
Operaio qualificato 2° livello0,14
Operaio comune 1° livello0,12
Custodi, portinai, fattorini0,11
Custodi, portinai, guardiani con alloggio0,10

Importi mensili Evr – impiegati

 

IMPIEGATIIMPORTO MENSILE
1.a Categoria Super – 7° livello42,38
1.a Categoria – 6° livello38,16
2.a Categoria – 5° livello31,80
Impiegati Tecnici – 4° livello29,68
3.a Categoria -3° livello27,56
4.a Categoria – 2° livello24,80
Primo Impiego -1° livello21,20

 

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Domande di riconoscimento di lavori pesanti: le istruzioni

22 Marzo 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

Fornite le indicazioni per la presentazione, entro il 1° maggio 2023, delle istanze, da parte dei lavoratori che maturano i requisiti agevolati per la pensione nel 2024 (INPS, messaggio 21 marzo 2023, n. 1100).

L’INPS ha reso note le istruzioni per la presentazione delle domande di riconoscimento dello svolgimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti entro il 1° maggio 2023 per i lavoratori che maturano i requisiti agevolati per l’accesso al trattamento pensionistico dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 (D. Lgs. n. 67/2011, come modificato dalla Legge n. 232/2016). 

La domanda può essere presentata anche dai lavoratori dipendenti del settore privato che hanno svolto lavori particolarmente faticosi e pesanti e che raggiungono il diritto alla pensione con il cumulo della contribuzione versata in una delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, secondo le regole previste.

Peraltro, va tenuto conto che ai requisiti agevolati previsti per il pensionamento in argomento, adeguati agli incrementi della speranza di vita stabiliti a decorrere dal 1° gennaio 2013 e dal 1° gennaio 2016 non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita previsti per gli anni 2019, 2021, 2023 e 2025.

Lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti

Le categorie di lavoratori destinatarie del beneficio in parola (lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti, addetti alla cosiddetta “linea catena” e conducenti adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo) che maturano i requisiti dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, possono conseguire il trattamento pensionistico se in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 35 anni (utile per il diritto alla pensione di anzianità) e, se lavoratori dipendenti, di un’età minima di 61 anni e 7 mesi, fermo restando il raggiungimento di quota 97,6 o, se lavoratori autonomi, di un’età minima di 62 anni e 7 mesi, fermo restando il raggiungimento di quota 98,6.

Lavoratori notturni a turni

I lavoratori occupati per un numero di giorni lavorativi pari o superiori a 78 all’anno: gli appartenenti a tale categoria, che maturano i requisiti dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, possono conseguire il trattamento pensionistico se in possesso dei requisiti generali previsti per i lavoratori impegnati in mansioni particolarmente faticose e pesanti.

I lavoratori occupati per un numero di giorni lavorativi da 64 a 71 all’anno: i lavoratori appartenenti a tale categoria, che maturano i requisiti dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, possono conseguire il trattamento pensionistico se in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 35 anni (utile per il diritto alla pensione di anzianità) e, se lavoratori dipendenti, di un’età minima di 63 anni e 7 mesi, fermo restando il raggiungimento di quota 99,6 o, se lavoratori autonomi, di un’età minima di 64 anni e 7 mesi, fermo restando il raggiungimento di quota 100,6.

I lavoratori occupati per un numero di giorni lavorativi da 72 a 77 all’anno: i lavoratori appartenenti a tale categoria, che maturano i requisiti dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, possono conseguire il trattamento pensionistico se in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 35 anni (utile per il diritto alla pensione di anzianità) e, se lavoratori dipendenti, di un’età minima di 62 anni e 7 mesi, fermo restando il raggiungimento di quota 98,6 ovvero, se lavoratori autonomi, di un’età minima di 63 anni e 7 mesi, fermo restando il raggiungimento di quota 99,6.

Lavoratori notturni per periodi di durata pari all’intero anno lavorativo

I lavoratori appartenenti a tale categoria, che maturano i requisiti dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, possono conseguire il trattamento pensionistico se in possesso dei requisiti generali previsti per i lavoratori impegnati in mansioni particolarmente faticose e pesanti.

Presentazione della domanda di riconoscimento

La domanda di accesso al beneficio, come detto, deve essere presentata entro il 1° maggio 2023 per coloro che perfezionano i requisiti nel 2024. Il messaggio in commento dell’INPS contiene le scadenze temporali di differimento della pensione, nel caso in cui la domanda venga presentata oltre i termini. Il documento, inoltre, include chiarimenti sulla documentazione da allegare alle domande.

La domanda di riconoscimento del beneficio, infine, deve essere presentata telematicamente, corredata dal modulo “AP45” e dalla documentazione minima ai fini della procedibilità della stessa.

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CCNL Funzioni Centrali: siglato l’accordo di definizione delle “Famiglie Professionali”

22 Marzo 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

Per ciascuna area del sistema di classificazione professionale sono state definite le “Famiglie Professionali” 

Nell’ambito del CCNL Funzioni Centrali è stato sottoscritto, nella giornata di venerdì scorso, l’accordo di definizione delle “Famiglie Professionali”. L’accordo, oltre a prevedere per ciascuna Area i requisiti di accesso, la trasposizione dall’attuale sistema di classificazione e, per ciascuna Famiglia, le conoscenze e abilità caratterizzanti e l’esemplificazione dei possibili ambiti di impiego, fotografa, per ciascuna delle 4 aree del sistema di classificazione professionale, le “Famiglie Professionali” per ciascuna di esse, così enucleate:
– Area degli Operatori (già prima area): famiglia “Operatori dei servizi generali amministrativi e dei servizi tecnici”;
– Area degli Assistenti (già seconda area): famiglia “Assistenti amministrativi- economici” e famiglia “Assistenti tecnico-informatici”;
– Area dei Funzionari (già terza area): famiglia “Funzionari giuridico-amministrativi e di Organizzazione”, famiglia “Funzionari economico-funzionario contabile”, famiglia “funzionari tecnici” e famiglia “Funzionari dati”;
– Area delle elevate professionalità (area di nuova istituzione): famiglia “EP giuridico amministrative”, famiglia “EP di organizzazione”, famiglia “EP economico-finanziario-contabili”, famiglia “EP Tecniche”, famiglia “EP Dati”. 
In generale, le Famiglie Professionali, riunendo competenze similari o conoscenze comuni, rappresentano uno strumento di rappresentazione dell’organizzazione. 
Attraverso la contrattazione, affermano le OO.SS., si potranno valorizzare gli strumenti e le risorse economiche per tendere allo svuotamento della prima area e il maggior numero possibile di passaggi dalla seconda alla terza area, in deroga al possesso del titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno. Non secondariamente, si potrà rendere l’area delle elevate professionalità una opportunità per valorizzare l’esperienza e la professionalità del personale inquadrato nella terza area. 

Le delegazioni si riuniranno per proseguire la discussione in merito ai passaggi di area, presumibilmente, il 30 marzo. 

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